31 dicembre 2012

Hanno vulva e vagina, le donne, e quella è la loro colpa maggiore.

http://www.tzetze.it/2012/12/hanno-vulva-e-vagina-le-donne-e-quella-la-loro-colpa-maggiore.html
Hanno vulva e vagina, le donne, e quella è la loro colpa maggiore.

E' morta la giovane ventitreenne vittima di uno stupro di gruppo, che
 ha suscitato un’ondata di reazioni in tutta l'India: ricoverata in un
 ospedale di Singapore, le sue condizioni erano disperate. Era stata
 violentata, picchiata e torturata su un autobus di New Delhi lo scorso
 16 dicembre. A causa della violenza subita, aveva riportato un arresto
 cardiaco, infezioni ai polmoni e all'addome, oltre ad un grave trauma
 cranico. E’ morta, e forse è stato un bene, giacché la morte l’avrebbe
 avuta nell’anima per tutta la durata della sua esistenza. Non vorrei
 che si pensasse ad una strumentalizzazione del caso, ma non si può fare
 a meno di andare col pensiero alle farneticazioni di certi individui
 ignoranti, riguardo al fenomeno tremendo dell’uccisione di tante donne
 da parte degli uomini. Individui ignoranti che però, diciamo la verità,
 tutti i torti non hanno. Le donne provocano, e quindi le violenze e le
 sevizie un po’ se le vanno a cercare. Provocano, le donne, anche se
 vestite e copertissime. Provocano perché sono donne. Perché hanno occhi
 da donna, essendo donne, labbra da donne, essendo donne, capelli da
 donna, mani da donna, gambe da donna. E la voce? Anche la voce da donna
 provoca. E se tengono gli occhi chiusi, la bocca chiusa, vestiti lunghi
 fino ai piedi, le mani in tasca, e si tagliano i capelli, gli uomini
 faranno i bravi e non le violenteranno più? Illusione. Hanno vulva e
 vagina, le donne, e quella è la loro colpa maggiore. Quella, la
 provocazione.

Renato Pierri

 http://www.tzetze.it/2012/12/hanno-vulva-e-vagina-le-donne-e-quella-la-loro-colpa-maggiore.html

26 dicembre 2012

E' NATALE


 

E' nato si dice-Pierangelo Bertoli 

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CHECCO ZALONE : MENO MALE CHE E' NATALE 

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 Natale allo zenzero - Elio e le storie tese (Album Version) 

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H.A.A.R.P. sguinzaglia il “raggio della morte” di Tesla

http://www.segnidalcielo.it/2012/12/25/h-a-a-r-p-sguinzaglia-il-raggio-della-morte-di-tesla/



Stanno emergendo inquietanti prove circa un uso di H.A.A.R.P. come arma. Il fisico brasiliano, Dottor Fran De Aquino, ha recentemente affermato che la rete completamente funzionale di H.A.A.R.P. non è atta solo a modificare gli eventi geofisici: infatti può anche influire sul continuum spazio-temporale e sulla gravità.
Le onde radio di H.A.A.R.P. possono essere modulate e dirette verso qualunque bersaglio del pianeta: la tecnologia degli impianti H.A.A.R.P. è fondata su alcune delle ricerche più avanzate del leggendario inventore e scienziato serbo, Nikola Tesla. Tesla lavorò per decenni ad una tecnologia rivoluzionaria denominata “teleforce”, un potente raggio che, secondo il suo ideatore, avrebbe cambiato per sempre le strategie belliche.
Recentemente, bizzarre aurore boreali ed aberrazioni di varia natura hanno richiamato l’attenzione sulla possibilità che gli elementi della tecnologia H.A.A.R.P. siano stati dotati del “raggio della morte”, dispositivo inventato da Tesla. E’ un raggio che funziona con la propagazione di frequenze radio capaci di distruggere i legami che tengono insieme le molecole.
Sparizioni misteriose
Già nel 2009 la superarma H.A.A.R.P. lasciò la sua firma su una piccola isola messicana nel Golfo del Messico, l’isola Bermeja che un giorno c’era e semplicemente il giorno successivo era scomparsa.
Il mistero non è mai stato risolto. La spiegazione ufficiale chiama in causa il “riscaldamento globale” e l’aumento del livello del mare, ma il livello dell’acqua non era salito nel 2009 né risultarono fenomeni di subsidenza.
Cleo Paskal, docente associato presso il Royal Institute of International Affairs di Londra, osserva: “Nel settembre 2009 è stato riferito che, pur essendo sulle mappe per secoli, la piccola isola di Bermeja, nel Golfo del Messico, non poté all’improvviso più essere trovata. Il governo messicano inviò aerei e navi ed usò i satelliti per cercare di localizzare l’isola, ma invano. […]
Prima che l’isola cessasse di esistere, strani fenomeni furono segnalati nel Golfo del Messico. Furono visti archi chimici associati ad una massiccia irrorazione di chemtrails. Furono scorti vortici misteriosi nelle acque normalmente calme. I marinai nelle vicinanze dell’isola di Bermeja, il giorno della sua scomparsa, riferirono di una bizzarra rifrazione della luce nel cielo. La testimonianza dei pescatori fu liquidata come “avvistamento di U.F.O.” (sic) Tuttavia gli archi chimici ed i vortici sono segni rivelatori di attività H.A.A.R.P. e non ci riferiamo a studi della ionosfera.
Un’altra isola è recentemente scomparsa. Anche questa era lì un giorno ed è sparita il dì successivo. Si tratta di New Moore Island, un isolotto rivendicato dall’ India e dal Bangladesh. Potrebbe essere che entrambe le sparizioni sono state causate da sperimentazioni di una tecnologia radicalmente nuova basata sulle armi congegnate da Nikola Tesla?
Dicono di H.A.A.R.P.
H.A.A.R.P. è stata sempre considerata un’arma dalla compianta scienziata Dottoressa Rosalie Bertell che ha scritto: “Gli effetti non lineari di un miliardo di watt di potenza effettiva irradiata sono diretti verso la ionosfera dal trasmettitore H.A.A.R.P. I livelli di potenza irradiata possono toccare i 4,7 miliardi di watt! L’energia in determinate frequenze, quando raggiunge le parti esterne della ionosfera, può essere amplificata fino a 1.000 volte da processi naturali. Questo fenomeno è stato registrato dagli scienziati della U.C.L.A. (Università di Los Angeles, n.d.t.): essi hanno osservato i risultati di queste amplificazioni di potenza. […]
Alcuni ricercatori degli impianti H.A.A.R.P. in Alaska e Perù credono che la potenza irradiata sia ora di circa 10 miliardi di watt. Questo campo elettromagnetico configurato attraverso il “teleforce” potrebbe non solo vaporizzare le isole e le montagne, ma intere città. E ‘una capacità bellica che Tesla affermava di aver creato più di novant’anni fa.
Il fisico Dottor Fran De Aquino lancia l’allarme circa le micidiali capacità di H.A.A.R.P.
“H.A.A.R.P. è un sistema che può essere impiegato per abbattere missili e aerei, interferendo sui loro sistemi di guida e provocare perturbazioni atmosferiche che possono causare il malfunzionamento dell’avionica. […] Abbattere velivoli era la funzione originaria dell’arma “teleforce” che potrebbe teoricamente deviare un intero pianeta dalla sua orbita, come la Morte Nera nella celebre saga cinematografica di George Lukas, ‘Star wars’.
L’arma di Tesla
In un articolo pubblicato dal “New York Times” il giorno 8 dicembre 1915 si legge: “E’ perfettamente possibile trasmettere l’energia elettrica senza fili e produrre effetti distruttivi a distanza. Ho già costruito un trasmettitore wireless che rende possibile tutto questo ed è descritto nelle mie pubblicazioni tecniche, tra le quali mi riferisco al mio numero di brevetto 1.119.732, registrato di recente. Con i trasmettitori di questo genere siamo in grado di trasmettere energia elettrica in qualsiasi quantità a qualsiasi distanza e possiamo applicarla in campi innumerevoli, sia in guerra sia in pace. Attraverso l’adozione universale di questo sistema, le condizioni ideali per il mantenimento della legge e dell’ordine saranno realizzate, perché allora l’energia necessaria per l’applicazione del diritto e della giustizia sarà disponibile in qualsiasi momento per l’attacco come per la difesa. […]
L’episodio della Tunguska, risalente al 1908, quando una parte della taiga fu incendiata, si deve ad un esperimento di Tesla con l’arma “teleforce”? Nonostante l’inventore serbo non potesse più contare su cospicui finanziamenti, Tesla non smise mai di lavorare sul suo “raggio della morte”.
Un altro articolo su Tesla apparso sul “New York Times” il 22 settembre 1940 riferisce: “Nikola Tesla, uno dei veri grandi inventori, che ha celebrato il suo ottantesimo e quarto compleanno il 10 luglio, asserisce di essere pronto a divulgare al governo degli Stati Uniti il segreto della sua ‘teleforce’, con la quale i motori dei velivoli possono essere fusi ad una distanza di 250 miglia, in modo da costruire una sorta di invisibile muraglia cinese a protezione degli Stati Uniti”. La ‘teleforce’, ha spiegato Tesla, si basa su un principio completamente nuovo della fisica, che nessuno ha mai sognato, un principio diverso da quello alla base di invenzioni relative alla trasmissione di energia elettrica a distanza. […]
Ringraziamo l’amico Ron per la preziosa segnalazione.
da Tankerenemy.com



21 dicembre 2012

IL FAMOSO TRATTATO MES!!!!!!!!

 IL FAMOSO TRATTATO MES!!!!!!!!

T/ESM 2012/it 1
TRATTATO CHE ISTITUISCE IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ TRA IL REGNO DEL BELGIO, LA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA LA REPUBBLICA DI ESTONIA, L’IRLANDA, LA REPUBBLICA ELLENICA, IL REGNO DI SPAGNA, LA REPUBBLICA FRANCESE, LA REPUBBLICA ITALIANA, LA REPUBBLICA DI CIPRO, IL GRANDUCATO DI LUSSEMBURGO, MALTA, IL REGNO DEI PAESI BASSI, LA REPUBBLICA D’AUSTRIA, LA REPUBBLICA PORTOGHESE, LA REPUBBLICA DI SLOVENIA, LA REPUBBLICA SLOVACCA E LA REPUBBLICA DI FINLANDIA
T/ESM 2012/it 2
LE PARTI CONTRAENTI, il Regno del Belgio, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica di Estonia, l’Irlanda, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, la Repubblica italiana, la Repubblica di Cipro, il Granducato di Lussemburgo, la Repubblica di Malta, il Regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d’Austria, la Repubblica portoghese, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica slovacca e la Repubblica di Finlandia (nel prosieguo, "gli Stati membri della zona euro" o "i membri del MES"),
DETERMINATE a garantire la stabilità finanziaria della zona euro,
RAMMENTANDO le conclusioni del Consiglio europeo del 25 marzo 2011 relative all’istituzione di un meccanismo europeo di stabilità,
T/ESM 2012/it 3
CONSIDERANDO QUANTO SEGUE:
(1) Il 17 dicembre 2010 il Consiglio europeo ha concordato sulla necessità per gli Stati membri della zona euro di istituire un meccanismo permanente di stabilità. Il presente meccanismo europeo di stabilità (MES) assumerà il compito attualmente svolto dal Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) e dal meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (EFSM) di fornire, laddove necessario, l'assistenza finanziaria agli Stati membri della zona euro.
(2) Il 25 marzo 2011 il Consiglio europeo ha adottato la decisione 2011/199/UE che modifica l’articolo 136 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea relativamente a un meccanismo di stabilità per gli Stati membri la cui moneta è l’euro1; a tal fine è stato aggiunto il seguente paragrafo all’articolo 136: "Gli Stati membri la cui moneta è l’euro possono istituire un meccanismo di stabilità da attivare ove indispensabile per salvaguardare la stabilità dell'intera zona euro. La concessione di qualsiasi assistenza finanziaria necessaria nell’ambito del meccanismo sarà soggetta a una rigorosa condizionalità.".
(3) Nell'ottica di migliorare l'efficacia dell'assistenza finanziaria e di prevenire il rischio di contagio finanziario, in data 21 luglio 2011 i capi di Stato o di governo degli Stati membri la cui moneta è l'euro hanno convenuto di "accrescere la flessibilità [del MES] legata a un'adeguata condizionalità".
1 GU L 91 del 6.4.2011, pag. 1.
T/ESM 2012/it 4
(4) Il rigoroso rispetto del quadro dell’Unione europea, della sorveglianza macroeconomica integrata, con particolare riguardo al patto di stabilità e crescita, del quadro per gli squilibri macroeconomici e delle regole di governance economica dell’Unione europea, dovrebbe costituire la prima linea di difesa alle crisi di fiducia che possano compromettere la stabilità della zona euro.
(5) Il 9 dicembre 2011 i capi di Stato o di governo degli Stati Membri la cui moneta è l'euro hanno deciso di procedere verso un'unione economica più forte, compresi un nuovo patto di bilancio e un rafforzamento del coordinamento delle politiche economiche da attuare attraverso un accordo internazionale, il trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'unione economica e monetaria ("TSCG"). Il TSCG aiuterà a sviluppare un coordinamento più stretto all'interno della zona euro al fine di garantire una duratura, sana e robusta gestione delle finanze pubbliche affrontando quindi una delle principali fonti di instabilità finanziaria. Il presente trattato e il TSCG sono complementari nel promuovere la responsabilità e la solidarietà di bilancio all'interno dell'Unione economica e monetaria. Viene riconosciuto e accettato che la concessione dell'assistenza finanziaria nell'ambito dei nuovi programmi previsti dal MES sarà subordinata, a decorrere dal 1° marzo 2013, alla ratifica del TSCG da parte del membro MES interessato e, previa scadenza del periodo di recepimento di cui all'articolo 3, paragrafo 2, del TSCG, al rispetto dei requisiti di cui al suddetto articolo.
T/ESM 2012/it 5
(6) Considerate le forti interrelazioni all'interno della zona euro, gravi minacce alla stabilità finanziaria degli Stati membri la cui moneta è l'euro possono mettere a rischio la stabilità finanziaria della zona euro nel suo complesso. Il MES può pertanto fornire un sostegno alla stabilità sulla base di condizioni rigorose commisurate allo strumento di assistenza finanziaria scelto, se indispensabile per salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro nel suo complesso e dei suoi Stati membri. Il volume della capacità massima iniziale di finanziamento erogabile dal MES è fissato a 500 000 milioni di EUR, incluso il sostegno in essere alla stabilità del FESF. L'adeguatezza del volume della capacità massima consolidata di finanziamento erogabile dal MES e dal FESF sarà, tuttavia, oggetto di nuova valutazione prima dell'entrata in vigore del presente trattato. Se del caso, esso sarà aumentato dal consiglio dei governatori del MES, a norma dell'articolo 10, previa entrata in vigore del presente trattato.
(7) Tutti gli Stati membri della zona euro diventeranno membri del MES. Per effetto dell’adesione alla zona euro, lo Stato membro dell’Unione europea dovrebbe diventare membro del MES con gli stessi diritti e obblighi delle parti contraenti.
(8) Il MES coopererà strettamente con il Fondo monetario internazionale (FMI) nel fornire un sostegno alla stabilità. La partecipazione attiva del FMI sarà prevista sia a livello tecnico che finanziario. Lo Stato membro della zona euro che richiederà l’assistenza finanziaria dal MES rivolgerà, ove possibile, richiesta analoga al FMI.
T/ESM 2012/it 6
(9) Gli Stati membri dell'Unione europea la cui moneta non è l’euro ("Stati membri non facenti parte della zona euro") che partecipano su base ad hoc, a fianco del MES, a un'operazione di sostegno alla stabilità prevista a favore di Stati membri della zona euro, saranno invitati a partecipare, in qualità di osservatori, alle riunioni del MES in cui saranno discussi tale sostegno alla stabilità e la relativa sorveglianza. Essi avranno accesso a tutte le informazioni in tempo utile e saranno opportunamente consultati.
(10) Il 20 giugno 2011 i rappresentanti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea hanno autorizzato le parti contraenti del presente trattato a chiedere alla Commissione europea e alla Banca centrale europea (BCE) di svolgere i compiti previsti dal presente trattato.
(11) Nella dichiarazione del 28 novembre 2010 l’Eurogruppo ha affermato che, al fine di tutelare la liquidità dei mercati, saranno inserite nelle modalità e nelle condizioni di emissione di tutte le nuove obbligazioni emesse dagli Stati della zona euro clausole d’azione collettiva ("CACs") identiche e in formato standard. Come richiesto dal Consiglio europeo del 25 marzo 2011, il regime giuridico che disciplina l’inserimento delle CACs nei titoli di Stato della zona euro è stato definito dal comitato economico e finanziario.
12) In linea con la prassi del FMI, in casi eccezionali si prende in considerazione una forma adeguata e proporzionata di partecipazione del settore privato nei casi in cui il sostegno alla stabilità sia fornito in base a condizioni sotto forma di un programma di aggiustamento macroeconomico.
T/ESM 2012/it 7
(13) Parimenti al FMI, il MES fornirà un sostegno alla stabilità ai membri del MES il cui regolare accesso al finanziamento sul mercato risulti o rischi di essere compromesso. Su queste basi i capi di Stato o di governo hanno concordato che i prestiti del MES fruiranno dello status di creditore privilegiato in modo analogo a quelli del FMI, pur accettando che lo status di creditore privilegiato del FMI prevalga su quello del MES. Tale status produrrà i suoi effetti a decorrere dall'entrata in vigore del presente trattato. Nel caso di un'assistenza finanziaria del MES sotto forma di prestiti del MES derivante da un programma europeo di assistenza finanziaria in essere al momento della firma del presente trattato, il MES fruirà della stessa priorità di tutti gli altri prestiti e di tutte le altre obbligazioni del membro del MES beneficiario dell'assistenza, ad eccezione dei prestiti FMI.
(14) Gli Stati membri della zona euro sosterranno l’equivalenza tra lo status di creditore del MES e quello di altri Stati concedenti credito su base bilaterale di concerto con il MES.
(15) Le condizioni per la concessione dei prestiti MES imposte agli Stati membri soggetti ad un programma di aggiustamento macroeconomico, incluse quelle di cui all'articolo 40 del presente trattato, comprendono i costi operativi e di finanziamento del MES e dovrebbero essere conformi alle condizioni per la concessione di cui agli accordi in materia di assistenza finanziaria firmati fra il FESF, l'Irlanda e la Banca centrale d'Irlanda, da un lato, e il FESF, la Repubblica portoghese e la Banca del Portogallo, dall'altro.
T/ESM 2012/it 8
(16) Conformemente all’articolo 273 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte di giustizia dell’Unione europea è competente a conoscere di qualsiasi controversia tra le parti contraenti o tra queste e il MES in connessione con l’interpretazione e l’applicazione del presente trattato.
(17) La sorveglianza post-programma sarà effettuata dalla Commissione europea e dal Consiglio dell’Unione europea nel quadro stabilito dagli articoli 121 e 136 del TFUE,
HANNO CONVENUTO QUANTO SEGUE:
T/ESM 2012/it 9
CAPO 1 MEMBRI E FINALITÀ
ARTICOLO 1 Istituzione e membri
1. Con il presente trattato le parti contraenti istituiscono tra loro un’istituzione finanziaria internazionale denominata il "meccanismo europeo di stabilità" ("MES").
2. Le parti contraenti sono i membri del MES.
ARTICOLO 2 Nuovi membri
1. L’adesione al MES è aperta agli altri Stati membri dell’Unione europea a decorrere dall’entrata in vigore della decisione del Consiglio dell’Unione europea, adottata ai sensi dell’articolo 140, paragrafo 2, del TFUE, che abolisce la loro deroga di adottare l’euro.
T/ESM 2012/it 10
2. Ai sensi dell’articolo 44, l’ammissione al MES di nuovi membri avviene con le stesse modalità e condizioni applicate ai membri già effettivi.
3. Il nuovo membro che aderisce al MES dopo la sua istituzione riceverà quote del MES in cambio del proprio apporto di capitale, calcolato conformemente al modello di contribuzione di cui all’articolo 11.
ARTICOLO 3 Obiettivo
L'obiettivo del MES è quello di mobilizzare risorse finanziarie e fornire un sostegno alla stabilità, secondo condizioni rigorose commisurate allo strumento di assistenza finanziaria scelto, a beneficio dei membri del MES che già si trovino o rischino di trovarsi in gravi problemi finanziari, se indispensabile per salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro nel suo complesso e quella dei suoi Stati membri. A questo scopo è conferito al MES il potere di raccogliere fondi con l’emissione di strumenti finanziari o la conclusione di intese o accordi finanziari o di altro tipo con i propri membri, istituzioni finanziarie o terzi.
T/ESM 2012/it 11
CAPO 2 GOVERNANCE
ARTICOLO 4 Struttura e regole di voto
1. Il MES è dotato di un consiglio dei governatori e di un consiglio di amministrazione, nonché di un direttore generale e dell'altro personale ritenuto necessario.
2. Le decisioni del consiglio dei governatori e del consiglio di amministrazione sono adottate di comune accordo, a maggioranza qualificata o a maggioranza semplice, conformemente alle disposizioni del presente trattato. Per tutte le decisioni è necessaria la presenza di un quorum di due terzi dei membri aventi diritto di voto che rappresentino almeno i due terzi dei diritti di voto.
3. L’adozione di una decisione di comune accordo richiede l’unanimità dei membri partecipanti alla votazione. Le astensioni non ostano all’adozione di una decisione di comune accordo.
T/ESM 2012/it 12
4. In deroga al paragrafo 3, una procedura di votazione d'urgenza è utilizzata nei casi in cui la Commissione e la BCE concludono che la mancata adozione di una decisione urgente circa la concessione o l'attuazione di un'assistenza finanziaria di cui agli articoli da 13 a 18 minaccerebbe la sostenibilità economica e finanziaria della zona euro. L'adozione di una decisione di comune accordo tra il consiglio dei governatori di cui all'articolo 5, paragrafo 6, lettere e) e f), e il consiglio di amministrazione nel quadro di detta procedura d'urgenza richiede una maggioranza qualificata dell'85% dei voti espressi.
Nei casi in cui si fa ricorso alla procedura d'urgenza di cui al primo comma, viene effettuato un trasferimento dal fondo di riserva e/o dal capitale versato ad un fondo per la riserva di emergenza, al fine di costituire una riserva destinata a coprire i rischi derivanti dal sostegno finanziario concesso secondo detta procedura d'urgenza. Il consiglio dei governatori può decidere di cancellare il fondo per la riserva di emergenza e ritrasferire il suo contenuto al fondo di riserva e/o al capitale versato.
5. L’adozione di una decisione a maggioranza qualificata richiede l’ 80% dei voti espressi.
6. L’adozione di una decisione a maggioranza semplice richiede la maggioranza dei voti espressi.
7. Il numero dei diritti di voto di ciascun membro del MES, esercitati dalla persona da esso designata o dal rappresentante di quest'ultimo in seno al consiglio dei governatori o al consiglio di amministrazione, è pari al numero di quote assegnate a tale membro a valere sul totale di capitale versato del MES conformemente all’allegato II.
T/ESM 2012/it 13
8. In caso di mancato pagamento, da parte di un membro del MES, di una qualsiasi parte dell’importo da esso dovuto a titolo degli obblighi contratti in relazione a quote da versare o a richiami di capitale ai sensi degli articoli 8, 9 e 10, o in relazione al rimborso dell’assistenza finanziaria concessa ai sensi dell’articolo 16 o 17, detto membro del MES non potrà esercitare i propri diritti di voto per l’intera durata di tale inadempienza. Le soglie di voto sono ricalcolate di conseguenza.
ARTICOLO 5 Consiglio dei governatori
1. Ogni membro del MES nomina un governatore e un governatore supplente. Tali nomine sono revocabili in qualsiasi momento. Il governatore è un membro del governo di detto membro del MES responsabile delle finanze. Il governatore supplente è pienamente abilitato ad agire a nome del governatore in caso di assenza di quest'ultimo.
2. Il consiglio dei governatori decide o di essere presieduto dal presidente dell'Eurogruppo di cui al protocollo (n. 14) sull'Eurogruppo allegato al trattato sull'Unione europea e al TFUE oppure elegge fra i suoi membri un presidente e un vicepresidente per una durata di due anni. Il presidente e il vicepresidente possono essere rieletti. Una nuova elezione è organizzata senza ritardo se il titolare non esercita più la funzione necessaria per la nomina a governatore.
T/ESM 2012/it 14
3. Il membro della Commissione europea responsabile degli affari economici e monetari e il presidente della BCE, nonché il presidente dell’Eurogruppo (se non è il presidente o un governatore), possono partecipare alle riunioni del consiglio dei governatori in qualità di osservatori.
4. Anche i rappresentanti di Stati membri non facenti parte della zona euro che partecipano su base ad hoc, a fianco del MES, a un’operazione di sostegno alla stabilità prestata a Stati membri della zona euro sono invitati a partecipare, in qualità di osservatori, alle riunioni del consiglio dei governatori in cui saranno discusse tale sostegno alla stabilità e la relativa sorveglianza.
5. Il consiglio dei governatori può invitare altre persone a partecipare a determinate riunioni in qualità di osservatori, compresi i rappresentanti di istituzioni o organizzazioni quali il FMI.
6. Il consiglio dei governatori adotta decisioni di comune accordo in merito a quanto segue:
a) la cancellazione del fondo per la riserva di emergenza e il reintegro del suo contenuto al fondo di riserva e/o al capitale versato, a norma dell'articolo 4, paragrafo 4;
b) l’emissione di nuove quote a condizioni diverse da quelle emesse alla pari ai sensi dell’articolo 8, paragrafo 2;
c) la richiesta di capitale ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 1;
T/ESM 2012/it 15
d) le modifiche dello stock del capitale versato al fine di adeguare il volume della capacità massima di finanziamento del MES ai sensi dell’articolo 10, paragrafo 1;
e) la valutazione dell’opportunità di possibili incrementi del modello di sottoscrizione del capitale della BCE ai sensi dell’articolo 11, paragrafo 3, e le modifiche da apportare all’allegato I ai sensi dell’articolo 11, paragrafo 6;
f) la concessione del sostegno alla stabilità da parte del MES, incluse la politica economica, le condizioni enunciate nel protocollo d’intesa di cui all'articolo 13, paragrafo 3, e la definizione della scelta degli strumenti nonché delle modalità finanziarie e delle condizioni, ai sensi degli articoli da 12 a 18;
g) il mandato alla Commissione europea per negoziare, di concerto con la BCE, le condizioni di politica economica cui è subordinata ogni operazione di assistenza finanziaria, ai sensi dell’articolo 13, paragrafo 3;
h) la modifica della politica e delle linee direttrici per la fissazione dei tassi di interesse dovuti per l'assistenza finanziaria ai sensi dell’articolo 20;
i) la modifica dell’elenco degli strumenti di assistenza finanziaria utilizzabili da parte del MES ai sensi dell’articolo 19;
T/ESM 2012/it 16
j) la determinazione delle modalità per il trasferimento dei sostegni concessi dal FESF al MES ai sensi dell’articolo 40;
k) l’approvazione delle domande di adesione al MES presentate da nuovi membri ai sensi dell’articolo 44;
l) gli adeguamenti del presente trattato quale conseguenza derivante dall’adesione di nuovi membri, comprese le modifiche alla ripartizione del capitale tra i membri del MES ed il calcolo di detta ripartizione quale conseguenza derivante dall’adesione di un nuovo membro al MES, ai sensi dell’articolo 44; e
m) la delega al consiglio di amministrazione di compiti elencati nel presente articolo.
7. Il consiglio dei governatori adotta a maggioranza qualificata le decisioni che seguono:
a) fissa le modalità tecniche dettagliate per l’adesione di un nuovo membro al MES ai sensi dell’articolo 44;
b) decide di essere presieduto dal presidente dell'Eurogruppo o elegge, a maggioranza qualificata, il presidente e il vicepresidente del consiglio dei governatori ai sensi del paragrafo 2;
T/ESM 2012/it 17
c) redige lo statuto del MES e il regolamento interno del consiglio dei governatori e del consiglio di amministrazione (ivi incluso il diritto di istituire comitati e organi ausiliari) ai sensi del paragrafo 9;
d) compila l’elenco delle attività incompatibili con le funzioni di amministratore o amministratore supplente ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 8;
e) nomina il direttore generale e fissa la data di cessazione del suo mandato ai sensi dell’articolo 7;
f) determina altri fondi ai sensi dell’articolo 24;
g) assume decisioni sulle azioni da adottarsi per recuperare l’importo dovuto da un membro del MES ai sensi dell’articolo 25, paragrafi 2 e 3;
h) approva il rendiconto annuale del MES ai sensi dell’articolo 27, paragrafo 1;
i) nomina i membri del collegio dei revisori ai sensi dell’articolo 30, paragrafo 1;
j) approva la nomina dei revisori esterni ai sensi dell’articolo 29;
k) revoca l’immunità del presidente del consiglio dei governatori, di un governatore, di un governatore supplente, di un amministratore, di un amministratore supplente o del direttore generale ai sensi dell’articolo 35, paragrafo 2;
T/ESM 2012/it 18
l) stabilisce il regime fiscale applicabile al personale del MES ai sensi dell’articolo 36, paragrafo 5;
m) decide su eventuali controversie ai sensi dell’articolo 37, paragrafo 2; e
n) qualsiasi altra decisione necessaria non espressamente contemplata dal presente trattato.
8. Il presidente convoca e presiede le riunioni del consiglio dei governatori. Il vicepresidente presiede tali riunioni nei casi in cui il presidente non può parteciparvi.
9. Il consiglio dei governatori adotta il proprio regolamento interno e lo statuto del MES.
ARTICOLO 6 Consiglio di amministrazione
1. Ogni governatore nomina un amministratore e un amministratore supplente tra persone dotate di elevata competenza in campo economico e finanziario. Tali nomine sono revocabili in qualsiasi momento. L’amministratore supplente è pienamente abilitato ad agire a nome dell’amministratore in caso di assenza di quest'ultimo.
T/ESM 2012/it 19
2. Il membro della Commissione europea responsabile degli affari economici e monetari ed il presidente della BCE possono nominare ciascuno un osservatore.
3. I rappresentanti degli Stati membri non facenti parte della zona euro che partecipano su base ad hoc, a fianco del MES, a un’operazione di assistenza finanziaria prestata a Stati membri della zona euro sono altresì invitati a partecipare, in qualità di osservatori, alle riunioni del consiglio di amministrazione in cui saranno discusse tale assistenza finanziaria e la relativa sorveglianza.
4. Il consiglio dei governatori può invitare altre persone, compresi i rappresentanti di istituzioni o organizzazioni, a partecipare a determinate riunioni in qualità di osservatori.
5. Il consiglio di amministrazione adotta le proprie decisioni a maggioranza qualificata, salvo altrimenti disposto nel presente trattato. Le decisioni da assumere sulla base delle competenze delegate dal consiglio dei governatori sono adottate secondo le relative regole di voto di cui all'articolo 5, paragrafi 6 e 7.
6. Fatte salve le competenze del consiglio dei governatori definite all’articolo 5, il consiglio di amministrazione assicura che il MES sia gestito in conformità al presente trattato ed allo statuto del MES adottato dal consiglio dei governatori. Esso adotta le decisioni disposte dal presente trattato o ad esso delegate dal consiglio dei governatori.
T/ESM 2012/it 20
7. Qualsiasi vacanza in seno al consiglio di amministrazione è immediatamente coperta ai sensi del paragrafo 1.
8. Il consiglio dei governatori stabilisce quali attività sono incompatibili con le funzioni di amministratore o di amministratore supplente, lo statuto del MES e il regolamento interno del consiglio di amministrazione.
ARTICOLO 7 Direttore generale
1. Il direttore generale è nominato dal consiglio dei governatori fra i candidati aventi la nazionalità di un membro del MES, dotati di esperienza internazionale pertinente e di elevato livello di competenza in campo economico e finanziario. Nel corso del suo mandato il direttore generale non può esercitare la funzione di governatore o amministratore, né di governatore supplente o amministratore supplente.
2. Il mandato del direttore generale è di cinque anni ed è rinnovabile una volta. Il direttore generale decade comunque dalle sue funzioni qualora lo decida il consiglio dei governatori.
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3. Il direttore generale presiede le riunioni del consiglio di amministrazione e partecipa alle riunioni del consiglio dei governatori.
4. Il direttore generale è il capo del personale del MES. Egli è responsabile dell’organizzazione, della nomina e del licenziamento del personale in conformità allo statuto del personale adottato dal consiglio di amministrazione.
5. Il direttore generale è il rappresentante legale del MES e ne gestisce gli affari correnti sotto la direzione del consiglio di amministrazione.
CAPO 3 CAPITALE
ARTICOLO 8 Stock di capitale autorizzato
1. Lo stock di capitale autorizzato del MES ammonta a 700 000 milioni di EUR. Esso è suddiviso in sette milioni di quote, ciascuna del valore nominale pari a 100 000 EUR, sottoscrivibili in conformità al modello di contribuzione iniziale di cui all’articolo 11 e calcolato nell’allegato I.
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2. Lo stock di capitale autorizzato è composto da quote versate e quote richiamabili. Il valore nominale aggregato totale iniziale delle quote versate ammonta a 80 000 milioni di EUR. Le quote di capitale autorizzato inizialmente sottoscritte sono emesse alla pari. Le altre quote sono emesse alla pari, salvo se in particolari circostanze il consiglio dei governatori decida di emetterle a differenti condizioni.
3. Le quote di capitale autorizzato non sono in alcun modo gravate da oneri, pegni ed ipoteche e non sono trasferibili, fatta eccezione per i trasferimenti conseguenti alla rimodulazione del modello di contribuzione di cui all’articolo 11 in misura necessaria a garantire che la ripartizione delle quote corrisponda al modello modificato.
4. I membri del MES si impegnano irrevocabilmente e incondizionatamente a versare la propria quota di capitale autorizzato in conformità al modello di contribuzione di cui all’allegato I. Essi provvedono in tempo utile al versamento delle quote di capitale richiamato secondo le modalità stabilite nel presente trattato.
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5. La responsabilità di ciascun membro del MES è in ogni caso limitata alla sua quota di capitale autorizzato al prezzo di emissione determinato. Nessun membro del MES può essere considerato responsabile, in virtù della sua appartenenza al MES, degli obblighi da questi contratti. L'obbligo di un membro del MES di contribuire al capitale autorizzato in conformità al presente trattato non decade allorquando detto membro divenga beneficiario oppure riceva assistenza finanziaria dal MES.
ARTICOLO 9 Richiesta di capitale
1. Il consiglio dei governatori può richiedere il versamento in qualsiasi momento del capitale autorizzato non versato e fissare un congruo termine per il relativo pagamento da parte dei membri del MES.
2. Il consiglio di amministrazione può richiedere il versamento del capitale autorizzato non versato mediante una decisione adottata a maggioranza semplice volta a ripristinare il livello del capitale versato ove quest'ultimo, per effetto dell’assorbimento di perdite, sia sceso al di sotto del livello stabilito all’articolo 8, paragrafo 2, da modificarsi da parte del consiglio dei governatori secondo la procedura di cui all’articolo 10, che determina un congruo termine per il relativo pagamento da parte dei membri del MES.
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3. Il direttore generale richiede in tempo utile il capitale autorizzato non versato se questo è necessario ad evitare che il MES risulti inadempiente rispetto ai previsti obblighi di pagamento, o di altro tipo, nei confronti dei propri creditori. Il direttore generale informa il consiglio di amministrazione e il consiglio dei governatori di tali richieste. Allorquando sia rilevata un'eventuale carenza di fondi nelle disponibilità del MES, il direttore generale effettua tale(i) richieste(i) di capitale quanto prima possibile al fine di garantire che il MES disponga di fondi sufficienti per onorare la totalità dei pagamenti dovuti ai creditori alla scadenza prevista. I membri del MES si impegnano incondizionatamente e irrevocabilmente a versare il capitale richiesto dal direttore generale ai sensi del presente paragrafo entro sette giorni dal ricevimento della richiesta.
4. Il consiglio di amministrazione adotta le condizioni e le modalità particolareggiate applicabili alle richieste di capitale ai sensi del presente articolo.
ARTICOLO 10 Adeguamenti del capitale autorizzato
1. Il consiglio dei governatori riesamina periodicamente e, almeno ogni cinque anni, la capacità massima erogabile e l’adeguatezza del capitale autorizzato del MES. Esso può decidere di adeguare il capitale autorizzato e di modificare di conseguenza l’articolo 8 e l’allegato II. Tale decisione entra in vigore dopo che i membri del MES hanno notificato al depositario l’avvenuto completamento delle procedure nazionali applicabili. Le nuove quote sono assegnate ai membri del MES in conformità al modello di contribuzione di cui all’articolo 11 e all’allegato I.
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2. Il consiglio di amministrazione adotta le condizioni e le modalità particolareggiate applicabili agli adeguamenti del capitale effettuati ai sensi del paragrafo 1.
3. Nel caso in cui uno Stato membro dell'Unione europea diventi un nuovo membro del MES, il capitale autorizzato del MES è automaticamente aumentato moltiplicando gli importi pro quota vigenti in detto momento per il rapporto, nell’ambito del modello di contribuzione aggiornato di cui all’articolo 11, e la ponderazione assegnata al nuovo membro del MES e quella assegnata ai membri del MES esistenti.
ARTICOLO 11 Modello di contribuzione
1. Per effetto di quanto previsto dai paragrafi 2 e 3, il modello di contribuzione per la sottoscrizione del capitale autorizzato del MES è basato sul modello di sottoscrizione del capitale della BCE da parte delle banche centrali nazionali dei membri del MES ai sensi dell’articolo 29 del protocollo (n. 4) sullo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea (lo "statuto del SEBC") allegato al trattato sull’Unione europea e al TFUE.
2. Il modello di contribuzione per la sottoscrizione del capitale autorizzato del MES è specificato nell’allegato I.
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3. Il modello di contribuzione iniziale per la sottoscrizione del capitale autorizzato del MES è adeguato:
a) quando uno Stato membro dell'Unione europea aderisce come nuovo membro del MES, con conseguente aumento automatico del capitale autorizzato secondo il disposto dell’articolo 10, paragrafo 3, o
b) alla scadenza del dodicesimo anno quale termine per la correzione temporanea applicabile a un membro del MES ai sensi dell’articolo 42.
4. Il consiglio dei governatori può decidere di tener conto di eventuali aggiornamenti del modello di sottoscrizione del capitale della BCE di cui al paragrafo 1 quando il modello di contribuzione è aggiornato ai sensi del paragrafo 3 o quando interviene una modifica del capitale autorizzato secondo il disposto dell’articolo 10, paragrafo 1.
5. In caso di modifica del modello di contribuzione per la sottoscrizione del capitale autorizzato del MES, i membri del MES trasferiscono fra di loro il capitale autorizzato nella misura necessaria ad assicurare che la sua distribuzione corrisponda al modello modificato.
6. L’allegato I è modificato su decisione del consiglio dei governatori a seguito di ogni modifica di cui al presente articolo.
7. Il consiglio di amministrazione adotta tutte le altre misure necessarie per l’applicazione del presente articolo.
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CAPO 4 OPERAZIONI
ARTICOLO 12 Principi
1. Ove indispensabile per salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro nel suo complesso e dei suoi Stati membri, il MES può fornire a un proprio membro un sostegno alla stabilità, sulla base di condizioni rigorose commisurate allo strumento di assistenza finanziaria scelto. Tali condizioni possono spaziare da un programma di correzioni macroeconomiche al rispetto costante di condizioni di ammissibilità predefinite.
2. Fatto salvo l'articolo 19, il sostegno alla stabilità del MES può essere concesso per mezzo degli strumenti di cui agli articoli da 14 a 18.
3. A partire dal 1° gennaio 2013 sono incluse in tutti i titoli di Stato della zona euro di nuova emissione e con scadenza superiore ad un anno clausole d’azione collettiva in un modo che garantisca che il loro impatto giuridico sia identico.
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ARTICOLO 13 Procedura per la concessione del sostegno alla stabilità
1. Un membro del MES può presentare domanda di sostegno alla stabilità al presidente del consiglio dei governatori. Tale domanda menziona lo strumento finanziario o gli strumenti finanziari da considerare. Una volta ricevuta la domanda, il presidente del consiglio dei governatori assegna alla Commissione europea, di concerto con la BCE, i seguenti compiti:
a) valutare l’esistenza di un rischio per la stabilità finanziaria della zona euro nel suo complesso o dei suoi Stati membri, a meno che la BCE non abbia già presentato un'analisi a norma dell'articolo 18, paragrafo 2;
b) valutare la sostenibilità del debito pubblico. Se opportuno e possibile, tale valutazione dovrà essere effettuata insieme al FMI;
c) valutare le esigenze finanziarie effettive o potenziali del membro del MES interessato.
2. Sulla base della domanda del membro del MES e della valutazione di cui al paragrafo 1, il consiglio dei governatori può decidere di concedere, in linea di principio, il sostegno alla stabilità al membro del MES interessato sotto forma di un dispositivo di assistenza finanziaria.
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3. Se è adottata una decisione ai sensi del paragrafo 2, il consiglio dei governatori affida alla Commissione europea – di concerto con la BCE e, laddove possibile, insieme all'FMI – il compito di negoziare con il membro del MES interessato, un protocollo d’intesa che precisi le condizioni contenute nel dispositivo di assistenza finanziaria. Il contenuto del protocollo d'intesa riflette la gravità delle carenze da affrontare e lo strumento di assistenza finanziaria scelto. Il direttore generale del MES prepara nel contempo una proposta di accordo su un dispositivo di assistenza finanziaria contenente le modalità finanziarie e le condizioni e la scelta degli strumenti, che dovrà essere adottata dal consiglio dei governatori.
Il protocollo d’intesa è pienamente conforme alle misure di coordinamento delle politiche economiche previste dal TFUE, in particolare a qualsiasi atto legislativo dell'Unione europea, compresi pareri, avvertimenti, raccomandazioni o decisioni indirizzate al membro del MES interessato.
4. La Commissione europea firma il protocollo d’intesa in nome e per conto del MES, previa verifica del rispetto delle condizioni di cui al paragrafo 3 e approvazione del consiglio dei governatori.
5. Il consiglio di amministrazione approva l’accordo sul dispositivo di assistenza finanziaria che definisce gli aspetti finanziari del sostegno alla stabilità da fornire e, se del caso, le modalità di corresponsione della prima rata dell’assistenza stessa.
6. Il MES istituisce un idoneo sistema di avviso per garantire il tempestivo rimborso degli eventuali importi dovuti dal membro del MES nell’ambito del sostegno alla stabilità.
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7. La Commissione europea – di concerto con la BCE e, laddove possibile, insieme al FMI – ha il compito di monitorare il rispetto delle condizioni cui è subordinato il dispositivo di assistenza finanziaria.
ARTICOLO 14
Assistenza finanziaria precauzionale del MES
1. Il consiglio dei governatori può decidere di concedere l'assistenza finanziaria precauzionale sotto forma di linea di credito condizionale precauzionale o sotto forma di una linea di credito soggetto a condizioni rafforzate ai sensi dell'articolo 12, paragrafo 1.
2. Le condizioni associate all'assistenza finanziaria precauzionale del MES sono precisate in dettaglio nel protocollo d'intesa, conformemente all'articolo 13, paragrafo 3.
3. Le modalità e le condizioni finanziarie dell'assistenza finanziaria precauzionale del MES sono specificate in un accordo sul dispositivo di assistenza finanziaria precauzionale che deve essere firmato dal direttore generale.
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4. Il consiglio di amministrazione adotta direttive particolareggiate inerenti alle modalità di applicazione dell’assistenza finanziaria precauzionale del MES.
5. Il consiglio di amministrazione, su proposta del direttore generale e dopo aver ricevuto una relazione della Commissione europea a norma dell'articolo 13, paragrafo 7, decide di comune accordo in merito al mantenimento della linea di credito.
6. Dopo che un membro del MES abbia già ottenuto fondi una prima volta (per mezzo di un prestito o di un acquisto sul mercato primario), il consiglio di amministrazione decide di comune accordo su proposta del direttore generale e sulla base di una valutazione condotta dalla Commissione europea, di concerto con la BCE, se la linea di credito è ancora adeguata o se sia necessaria un'altra forma di assistenza finanziaria.
ARTICOLO 15
Assistenza finanziaria per la ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie di un membro del MES
1. Il consiglio dei governatori può decidere di concedere assistenza finanziaria a un membro del MES ricorrendo a prestiti con l'obiettivo specifico di ricapitalizzare le istituzioni finanziarie dello stesso membro del MES.
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2. Le condizioni associate all'assistenza finanziaria per la ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie di un membro del MES sono precisate in dettaglio nel protocollo d'intesa, conformemente all'articolo 13, paragrafo 3.
3. Fatti salvi gli articoli 107 e 108 del TFUE, le modalità e le condizioni finanziarie dell'assistenza finanziaria finalizzata alla ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie di un membro del MES sono specificate in un accordo sul dispositivo di assistenza finanziaria che deve essere firmato dal direttore generale.
4. Il consiglio di amministrazione adotta direttive particolareggiate inerenti alle modalità di applicazione dell'assistenza finanziaria finalizzata alla ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie di un membro del MES.
5. Se del caso, il consiglio di amministrazione, su proposta del direttore generale e dopo aver ricevuto una relazione della Commissione europea conformemente all'articolo 13, paragrafo 7, decide di comune accordo sul versamento delle rate dell'assistenza finanziaria successive alla prima.
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ARTICOLO 16 Prestiti del MES
1. Il consiglio dei governatori può decidere di concedere assistenza finanziaria a un membro del MES sotto forma di prestito a norma dell’articolo 12.
2. Le condizioni associate ai prestiti del MES sono contenute in un programma di aggiustamento macroeconomico precisato in dettaglio nel protocollo d'intesa, conformemente all'articolo 13, paragrafo 3.
3. Le modalità e le condizioni finanziarie di ogni prestito del MES sono specificate in un accordo sul dispositivo di assistenza finanziaria che deve essere firmato dal direttore generale.
4. Il consiglio di amministrazione adotta direttive particolareggiate inerenti alle modalità di applicazione dei prestiti del MES.
5. Il consiglio di amministrazione, su proposta del direttore generale e dopo aver ricevuto una relazione dalla Commissione europea conformemente all'articolo 13, paragrafo 7, decide di comune accordo sul versamento delle rate dell'assistenza finanziaria successive alla prima.
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ARTICOLO 17 Meccanismo di sostegno al mercato primario
1. Al fine di ottimizzare l’efficienza in termini di costi dell’assistenza finanziaria, il consiglio dei governatori può decidere di adottare disposizioni per l’acquisto dei titoli emessi sul mercato primario da un membro del MES ai sensi dell’articolo 12.
2. La condizioni associate al meccanismo di sostegno al mercato primario sono precisate in dettaglio nel protocollo d'intesa, conformemente all'articolo 13, paragrafo 3.
3. Le modalità e le condizioni finanziarie per l’acquisto dei titoli sono specificate in un accordo sul dispositivo di assistenza finanziaria che deve essere firmato dal direttore generale.
4. Il consiglio di amministrazione adotta direttive particolareggiate inerenti alle modalità di applicazione del meccanismo di sostegno nel mercato primario.
5. Il consiglio di amministrazione, su proposta del direttore generale e dopo aver ricevuto una relazione dalla Commissione europea conformemente all'articolo 13, paragrafo 7, decide di comune accordo sul versamento dell'assistenza finanziaria ad uno Stato membro beneficiario per mezzo di operazioni sul mercato primario.
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ARTICOLO 18
Meccanismo di sostegno al mercato secondario
1. Il consiglio dei governatori può decidere di adottare disposizioni per effettuare operazioni sui mercati secondari in relazione alle obbligazioni di un membro del MES conformemente all'articolo 12, paragrafo 1.
2. Le decisioni relative agli interventi sul mercato secondario finalizzati a contrastare il contagio finanziario sono prese in base a un'analisi della BCE che riconosca l'esistenza di circostanze eccezionali sui mercati finanziari e di rischi che minacciano la stabilità finanziaria.
3. Le condizioni associate al meccanismo di sostegno al mercato secondario sono precisate in dettaglio nel protocollo d'intesa, conformemente all'articolo 13, paragrafo 3.
4. Le modalità e le condizioni finanziarie relative alle operazioni sul mercato secondario sono specificate in un accordo sul dispositivo di assistenza finanziaria che deve essere firmato dal direttore generale.
5. Il consiglio di amministrazione adotta direttive particolareggiate inerenti alle modalità di applicazione del meccanismo di sostegno nel mercato secondario.
6. Il consiglio di amministrazione, su proposta del direttore generale, decide l'avvio di operazioni sul mercato secondario di comune accordo.
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ARTICOLO 19
Revisione dell’elenco degli strumenti di assistenza finanziaria
Il consiglio dei governatori può rivedere l’elenco degli strumenti di assistenza finanziaria di cui agli articoli da 14 a 18 e decidere di modificarlo.
ARTICOLO 20
Politica di fissazione dei tassi di interesse
1. Nel concedere un sostegno alla stabilità, il MES persegue la completa copertura dei costi operativi e di finanziamento e vi include un margine adeguato.
2. Per ogni tipo di strumento di assistenza finanziaria, i costi sono specificati nelle linee direttrici sui tassi di interesse, che sono adottate dal consiglio dei governatori.
3. La politica di fissazione dei tassi di interesse può essere rivista dal consiglio dei governatori.
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ARTICOLO 21 Operazioni di assunzione di prestiti
1. Nella realizzazione del suo obiettivo il MES è autorizzato ad indebitarsi sui mercati dei capitali con banche, istituzioni finanziarie o altri soggetti o istituzioni.
2. Le modalità delle operazioni di indebitamento sono definite dal direttore generale sulla base delle direttive particolareggiate adottate dal consiglio di amministrazione.
3. Il MES si avvale di strumenti idonei alla gestione del rischio, che sono periodicamente riesaminati dal consiglio di amministrazione.
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CAPO 5 GESTIONE FINANZIARIA
ARTICOLO 22 Politica di investimento
1. Il direttore generale attua una politica di investimento del MES improntata al principio di prudenza atta a garantire la sua massima affidabilità creditizia, conformemente alle direttive adottate dal consiglio di amministrazione e da questo periodicamente riesaminate. Il MES è autorizzato ad utilizzare parte dei profitti rivenienti dai suoi investimenti per la copertura dei propri costi operativi ed amministrativi.
2. La gestione del MES deve essere conforme ai principi della buona gestione delle finanze e dei rischi.
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ARTICOLO 23 Politica in materia di dividendi
1. Il consiglio di amministrazione può decidere, a maggioranza semplice, di distribuire un dividendo ai membri del MES ove l’ammontare del capitale versato e del fondo di riserva superino il livello determinato per garantire la capacità di erogazione dei prestiti del MES e allorquando i profitti dell’investimento non siano necessari per sopperire alla carenza di fondi per rimborsare i creditori. I dividendi sono distribuiti in proporzione agli apporti di capitale, tenendo in considerazione l’eventualità di pagamento accelerato di cui all'articolo 41, paragrafo 3.
2. Fintanto che il MES non abbia prestato assistenza finanziaria a uno dei suoi membri, i profitti rivenienti dall’investimento del capitale versato del MES sono restituiti ai suoi membri in proporzione ai rispettivi apporti di capitale, previa detrazione dei costi operativi, a condizione che la capacità di erogare prestiti determinata sia effettivamente pienamente disponibile.
3. Il direttore generale attua la politica in materia di dividendi per il MES conformemente alle direttive adottate dal consiglio di amministrazione.
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ARTICOLO 24 Riserva e altri fondi
1. Il consiglio dei governatori istituisce un fondo di riserva e, se del caso, altri fondi.
2. Fatto salvo l’articolo 23, i ricavi netti generati dalle operazioni del MES ed i proventi rivenienti dalle sanzioni finanziarie irrogate ai membri del MES nell’ambito della procedura di sorveglianza multilaterale, della procedura per i disavanzi eccessivi e della procedura per gli squilibri macroeconomici istituite dal TFUE sono accantonati in un fondo di riserva.
3. Le risorse del fondo di riserva sono investite conformemente alle direttive adottate dal consiglio di amministrazione.
4. Il consiglio di amministrazione adotta le disposizioni eventualmente necessarie per l’istituzione, l’amministrazione e l’utilizzo di altri fondi.
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ARTICOLO 25 Copertura delle perdite
1. Le perdite derivanti dalle operazioni del MES sono imputate:
a) in primo luogo, in conto al fondo di riserva,
b) in secondo luogo, in conto al capitale versato e
c) infine, in conto ad un adeguato importo di capitale autorizzato non versato, richiesto ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 3.
2. Se un membro del MES non procede al pagamento da esso dovuto nell’ambito di una richiesta di capitale effettuato ai sensi dell’articolo 9, paragrafi 2 e 3, una nuova richiesta di capitale, incrementato, è indirizzata a tutti i membri del MES al fine di garantire che il MES riceva l'importo totale del capitale versato necessario. Il consiglio dei governatori assume opportuni provvedimenti tesi a garantire che il membro del MES interessato saldi il proprio debito nei confronti del MES entro un termine ragionevole. Il consiglio dei governatori è autorizzato a richiedere il pagamento di interessi di mora sull’importo dovuto.
3. Quando un membro del MES salda il proprio debito al MES ai sensi del paragrafo 2, il capitale eccedente è rimborsato agli altri membri del MES secondo le regole adottate dal consiglio dei governatori.
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ARTICOLO 26 Bilancio di previsione
Il consiglio di amministrazione approva ogni anno il bilancio di previsione del MES.
ARTICOLO 27 Conti annuali
1. Il consiglio dei governatori approva i conti annuali del MES.
2. Il MES pubblica una relazione annuale contenente i conti annuali sottoposti a revisione e distribuisce ai suoi membri un rendiconto trimestrale della sua posizione finanziaria e un conto profitti e perdite che illustri i risultati delle proprie operazioni.
ARTICOLO 28 Revisione interna
È istituita una funzione di revisione interna conforme agli standard internazionali.
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ARTICOLO 29
Revisione esterna
I conti del MES sono oggetto di revisione da parte di revisori esterni indipendenti approvati dal consiglio dei governatori e responsabili della certificazione dei bilanci annuali. I revisori esterni hanno pieno diritto di prendere in esame tutti i libri contabili e i conti del MES e ottengono informazioni complete sulle sue transazioni.
ARTICOLO 30
Collegio dei revisori
1. Il collegio dei revisori è composto da cinque membri nominati dal consiglio dei governatori sulla base della loro competenza in materia di revisione e gestione finanziaria e comprende due membri delle istituzioni supreme di controllo dei conti dei membri del MES a rotazione, nonché un membro della Corte dei conti europea.
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2. I membri del collegio dei revisori sono indipendenti. Essi non chiedono né accettano istruzioni dagli organi direttivi del MES, dai membri del MES o da altri organismi pubblici o privati.
3. Il collegio dei revisori redige revisioni indipendenti. Lo stesso controlla i conti del MES e verifica la regolarità dei conti operativi e del bilancio di esercizio. Esso ha pieno accesso a tutti i documenti del MES necessari per l’espletamento delle sue funzioni.
4. Il collegio dei revisori può in ogni momento informare il consiglio d'amministrazione degli esiti della sua revisione. Su base annuale, trasmette una relazione al consiglio dei governatori.
5. Il consiglio dei governatori mette la relazione annuale a disposizione dei parlamenti nazionali e delle istituzioni supreme in materia di controllo dei membri del MES e della Corte dei conti europea.
6. Le materie relative al presente articolo sono precisate nello statuto del MES.
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CAPO 6 DISPOSIZIONI GENERALI
ARTICOLO 31 Sede
1. Il MES ha la propria sede e i propri uffici principali a Lussemburgo.
2. Il MES può istituire un ufficio di collegamento a Bruxelles.
ARTICOLO 32 Status giuridico, privilegi e immunità
1. Al fine di consentire al MES di realizzare il suo obiettivo, allo stesso sono conferiti nel territorio di ogni suo membro lo status giuridico ed i privilegi e le immunità definiti nel presente articolo. Il MES si adopera per ottenere il riconoscimento del proprio status giuridico e dei propri privilegi e delle proprie immunità negli altri territori in cui opera o detiene attività.
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2. Il MES è dotato di piena personalità giuridica e ha piena capacità giuridica per:
a) acquisire e alienare beni mobili e immobili;
b) stipulare contratti;
c) convenire in giudizio; e
d) concludere un accordo e/o i protocolli eventualmente necessari per garantire che il suo status giuridico e i suoi privilegi e le sue immunità siano riconosciuti e che siano efficaci.
3. I beni, le disponibilità e le proprietà del MES, ovunque si trovino e da chiunque siano detenute, godono dell’immunità da ogni forma di giurisdizione, salvo qualora il MES rinunci espressamente alla propria immunità in pendenza di determinati procedimenti o in forza dei termini contrattuali, compresa la documentazione inerente gli strumenti di debito.
4. I beni, le disponibilità e le proprietà del MES, ovunque si trovino e da chiunque siano detenute, non possono essere oggetto di perquisizione, sequestro, confisca, esproprio e di qualsiasi altra forma di sequestro o pignoramento derivanti da azioni esecutive, giudiziarie, amministrative o normative.
5. Gli archivi del MES e tutti i documenti appartenenti al MES o da esso detenuti sono inviolabili.
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6. I locali del MES sono inviolabili.
7. I membri del MES e gli Stati che ne hanno riconosciuto lo status giuridico e i privilegi e le immunità riservano alle comunicazioni ufficiali del MES lo stesso trattamento riservato alle comunicazioni ufficiali di un membro del MES.
8. Nella misura necessaria allo svolgimento delle attività previste dal presente trattato, tutti i beni, le disponibilità e le proprietà del MES sono esenti da restrizioni, regolamentazioni, controlli e moratorie di ogni genere.
9. Il MES è esente da obblighi di autorizzazione o di licenza applicabili agli enti creditizi, ai prestatori di servizi di investimento o ad altre entità soggette ad autorizzazione o licenza o regolamentate secondo la legislazione applicabile in ciascuno dei suoi membri.
ARTICOLO 33 Personale del MES
Il consiglio di amministrazione definisce il regime applicabile al direttore generale e al personale del MES.
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ARTICOLO 34 Segreto professionale
I membri o gli ex membri del consiglio dei governatori e del consiglio di amministrazione e il personale che lavora, o ha lavorato, per o in rapporto con il MES sono tenuti a non rivelare le informazioni protette dal segreto professionale. Essi sono tenuti, anche dopo la cessazione delle loro funzioni, a non divulgare informazioni che per loro natura sono protette dal segreto professionale.
ARTICOLO 35 Immunità delle persone
1. Nell'interesse del MES, il presidente del consiglio dei governatori, i governatori e i governatori supplenti, gli amministratori, gli amministratori supplenti, nonché il direttore generale e gli altri membri del personale godono dell’immunità di giurisdizione per gli atti da loro compiuti nell'esercizio ufficiale delle loro funzioni e godono dell’inviolabilità per tutti gli atti scritti e documenti ufficiali redatti.
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2. Il consiglio dei governatori può rinunciare, nella misura e alle condizioni da esso stabilite, alle immunità conferite ai sensi del presente articolo riguardo al presidente del consiglio dei governatori, a un governatore, a un governatore supplente, a un amministratore, a un amministratore supplente o al direttore generale.
3. Il direttore generale può revocare l’immunità di qualsiasi membro del personale del MES, eccetto se stesso.
4. Ogni membro del MES senza indugio traspone nella propria legislazione le disposizioni necessarie per dare effetto al presente articolo dandone informativa al MES.
ARTICOLO 36 Esenzione fiscale
1. Nell’ambito delle sue attività istituzionali, il MES, i suoi attivi, le sue entrate, i suoi beni nonché le operazioni e transazioni autorizzate dal presente trattato sono esenti da qualsiasi imposta diretta.
2. I membri del MES adottano, se del caso, le opportune disposizioni per condonare o rimborsare l’importo delle imposte indirette o delle imposte sulle vendite applicate a valere sui prezzi dei beni immobili o mobili, allorquando il MES, ai propri fini istituzionali, abbia effettuato acquisti considerevoli, il cui prezzo sia comprensivo di dette imposte.
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3. Nessuna esenzione è concessa per quanto riguarda tasse e diritti dovuti per mera remunerazione di servizi di pubblica utilità.
4. I beni importati dal MES necessari all’assolvimento delle sue funzioni istituzionali sono esenti da ogni dazio e imposta all’importazione e da ogni divieto e restrizione all’importazione.
5. Il personale del MES è soggetto, a beneficio di quest’ultimo, all'applicazione di un’imposta interna a valere sugli stipendi e sugli emolumenti corrisposti dal MES, conformemente alle regole adottate dal consiglio dei governatori. A decorrere dalla data in cui tale imposta è applicata, detti salari e emolumenti sono esenti dall’imposta nazionale sul reddito.
6. Nessuna imposta di qualsivoglia natura è applicata a chiunque li detenga sulle obbligazioni o sui titoli emessi dal MES, compresi i relativi interessi o dividendi:
a) se discrimina tali obbligazioni o titoli unicamente a motivo della loro origine, oppure
b) se l’unico fondamento giuridico di tale imposta è il luogo o la valuta in cui è stata emessa, resa esigibile o pagata, o l’ubicazione di un ufficio o di un luogo di attività del MES.
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ARTICOLO 37 Interpretazione e composizione delle controversie
1. Qualsiasi questione connessa all’interpretazione o all’applicazione delle disposizioni del presente trattato e dello statuto del MES che insorga tra il MES e uno dei suoi membri, o tra i membri del MES, è sottoposta alla decisione del consiglio di amministrazione.
2. Il consiglio dei governatori decide su qualsiasi controversia tra il MES e i suoi membri, o tra i membri del MES, in relazione all’interpretazione e all’applicazione del presente trattato, compresa qualsiasi controversia sulla compatibilità delle decisioni adottate dal MES con il presente trattato. Il voto del membro o dei membri del consiglio dei governatori appartenente o appartenenti al membro o ai membri del MES coinvolti è sospeso quando il consiglio dei governatori vota su tale decisione e la soglia di voto per l’adozione della decisione è ricalcolata di conseguenza.
3. Se un membro del MES contesta la decisione di cui al paragrafo 2, la controversia è sottoposta alla Corte di giustizia dell’Unione europea. La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea è vincolante per le parti in causa, che adottano le necessarie misure per conformarvisi entro il periodo stabilito dalla Corte.
T/ESM 2012/it 52
ARTICOLO 38 Cooperazione internazionale
Ai fini del perseguimento dei suoi obiettivi il MES è autorizzato a cooperare, nell’ambito del presente trattato, con il FMI, con qualsiasi paese che fornisca assistenza finanziaria a un membro del MES su base ad hoc e con qualsiasi organizzazione o entità internazionale dotata di competenze specialistiche in settori correlati.
CAPO 7 DISPOSIZIONI TRANSITORIE
ARTICOLO 39 Attinenza con i finanziamenti del FESF
Nella fase transitoria compresa tra l'entrata in vigore del presente trattato e la definitiva estinzione del FESF, la capacità di concedere prestiti consolidata tra il FESF e il MES non supera i 500 000 milioni di EUR, fatta salva al revisione periodica dell’adeguata capacità dell'ammontare massimo di cui all’articolo 10. Il consiglio di amministrazione adotta direttive particolareggiate per calcolare la capacità d’impegno futura, al fine di garantire che non venga eluso il massimale di prestito consolidato.
T/ESM 2012/it 53
ARTICOLO 40 Trasferimento dei sostegni concessi dal FESF
1. In deroga all’articolo 13, il consiglio dei governatori può decidere che gli impegni del FESF a fornire assistenza finanziaria ad un membro del MES in forza di un accordo stipulato con tale membro siano assunti dal MES, posto che detti impegni riguardino quote di crediti non erogate e non finanziate.
2. Il MES può, se autorizzato dal consiglio dei governatori, acquisire i diritti e assumere gli obblighi del FESF, derivanti, in tutto o in parte, dai diritti o dagli obblighi esistenti o nell’ambito di crediti esistenti.
3. Il consiglio dei governatori adotta le regole di dettaglio necessarie a dare efficacia al trasferimento degli obblighi dal FESF al MES come disciplinato dal paragrafo 1 ed a ciascun trasferimento di diritti ed obblighi come previsto al paragrafo 2.
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ARTICOLO 41 Versamento del capitale iniziale
1. Fatto salvo quanto previsto dal paragrafo 2, il versamento delle quote da corrispondere in conto del capitale inizialmente sottoscritto da ciascun membro del MES è effettuato in cinque rate annuali, ciascuna pari al 20% dell’importo totale. La prima rata è versata da ciascun membro del MES entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore del presente trattato. Le restanti quattro rate sono corrisposte rispettivamente alla prima, seconda, terza e quarta data coincidenti con la data di pagamento della prima rata.
2. Nel corso del quinquennio durante il quale è effettuato il versamento delle rate di capitale, i membri del MES accelerano il versamento delle quote , in congruo anticipo rispetto alla data di emissione, allo scopo di conservare il rapporto minimo pari al 15% tra il capitale versato e l’importo in essere delle emissioni del MES e garantiscono una capacità minima di erogazione congiunta del MES e del FESF di 500 000 milioni di EUR.
3. Un membro del MES può decidere di accelerare il versamento della sua quota di capitale.
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ARTICOLO 42 Correzione temporanea del modello di contribuzione
1. In fase di avvio i membri del MES sottoscrivono il capitale autorizzato sulla base del modello di contribuzione descritto nell’allegato I. La correzione temporanea prevista nel modello iniziale di contribuzione si applica per un periodo di dodici anni successivo alla data di adozione dell’euro da parte del membro considerato del MES.
2. Se, nell’anno immediatamente precedente l’adesione, il prodotto interno lordo (PIL) pro capite, a prezzi di mercato in euro, nell'anno immediatamente precedente l'adesione di un nuovo membro del MES è inferiore al 75% della media del PIL dell’Unione europea, a prezzi di mercato, il contributo per la sottoscrizione del capitale autorizzato del MES, stabilito ai sensi dell’articolo 10, beneficia di una correzione temporanea e corrisponde alla somma:
a) del 25% della quota percentuale detenuta dalla banca centrale nazionale di tale membro del MES investita nel capitale della BCE, determinata ai sensi dell’articolo 29 dello statuto del SEBC; e
b) del 75% della quota percentuale del reddito nazionale lordo (RNL) della zona euro, a prezzi di mercato in euro, di detto membro del MES riferita all’anno immediatamente precedente la sua adesione al MES.
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Le percentuali di cui alle lettere a) e b) sono arrotondate per eccesso o per difetto al più vicino multiplo di 0,0001%. I dati statistici sono quelli pubblicati da Eurostat.
3. La correzione temporanea di cui al paragrafo 2 si applica per un periodo di dodici anni dalla data di adozione dell’euro da parte del membro del MES in questione.
4. A seguito della correzione temporanea del modello di contribuzione, la corretta allocazione delle quote assegnate al suddetto membro del MES ai sensi del paragrafo 2 è ridistribuita tra i membri del MES che non beneficiano di una correzione temporanea sulla base della loro partecipazione alla BCE, determinata ai sensi dell’articolo 29 dello statuto del SEBC, in vigore immediatamente prima del conferimento delle quote al nuovo membro aderente al MES.
ARTICOLO 43 Prime nomine
1. Ciascun membro del MES nomina i rispettivi governatori e governatori supplenti entro due settimane dall’entrata in vigore del presente trattato.
2. Il consiglio dei governatori nomina il direttore generale e ciascun governatore nomina un amministratore e un amministratore supplente entro due mesi dall’entrata in vigore del presente trattato.
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CAPO 8 DISPOSIZIONI FINALI
ARTICOLO 44 Adesione
Il presente trattato è aperto all’adesione di altri Stati membri dell’Unione europea ai sensi dell’articolo 2, previa domanda di adesione presentata al MES da ciascun Stato membro dell’Unione europea successivamente all’adozione, da parte del Consiglio dell’Unione europea, della decisione che sussume l'abrogazione della deroga all'adesione all’euro come previsto dall’articolo 140, paragrafo 2, del TFUE. Il consiglio dei governatori approva la domanda di adesione del nuovo membro del MES ed i relativi termini tecnici di dettaglio, nonché le modifiche da apportare al presente trattato quale immediata conseguenza dell’adesione. Una volta approvata la domanda di adesione da parte del consiglio dei governatori, l’adesione di nuovi membri del MES è effettiva a seguito dell’avvenuto deposito degli strumenti di adesione presso il depositario, che ne dà notifica agli altri membri del MES.
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ARTICOLO 45 Allegati
I seguenti allegati formano parte integrante del presente trattato:
1) Allegato I: Modello di contribuzione del MES; e
2) Allegato II: Quote di sottoscrizione del capitale autorizzato.
ARTICOLO 46 Deposito
Il presente trattato è depositato presso il segretariato generale del Consiglio dell’Unione europea ("il depositario"), il quale trasmette copie certificate a tutti i firmatari.
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ARTICOLO 47 Ratifica, approvazione o accettazione
1. Il presente trattato è soggetto a ratifica, approvazione o accettazione da parte dei firmatari. Gli strumenti di ratifica, approvazione o accettazione sono depositati presso il depositario.
2. Il depositario notifica agli altri firmatari ogni deposito e la relativa data.
ARTICOLO 48 Entrata in vigore
1. Il presente trattato entra in vigore alla data di deposito degli strumenti di ratifica, approvazione o accettazione da parte di firmatari le cui sottoscrizioni iniziali rappresentino non meno del 90% delle sottoscrizioni totali di cui all’allegato II. Se del caso, l’elenco dei membri del MES è opportunamente adeguato; in questo caso il modello definito di cui all’allegato I viene ricalcolato; sono ridotti di conseguenza il capitale autorizzato totale di cui all’articolo 8, paragrafo 1, e di cui all’allegato II, nonché il valore nominale aggregato totale iniziale delle quote versate di cui all’articolo 8, paragrafo 2.
T/ESM 2012/it 60
2. Per ciascuno dei firmatari che depositeranno successivamente il loro strumento di ratifica, approvazione o accettazione, il presente trattato entra in vigore il giorno successivo al deposito.
3. Per ciascuno Stato che aderisce al presente trattato ai sensi dell’articolo 44, il presente trattato entra in vigore il ventesimo giorno successivo al deposito dei propri strumenti di adesione.
Fatto a Bruxelles, addì due febbraio duemiladodici in un unico esemplare, i cui testi in lingua estone, finlandese, francese, greca, inglese, irlandese, italiana, maltese, neerlandese, portoghese, slovacca, slovena, spagnola, svedese e tedesca fanno ugualmente fede, e che sarà depositato negli archivi del depositario, il quale ne trasmetterà copie debitamente certificate a ciascuna delle parti contraenti.
T/ESM 2012/Allegato I/it 1
ALLEGATO I
Modello di contribuzione del MES
Membro MES
Contributo al MES (%)
Regno del Belgio
3,4771
Repubblica federale di Germania
27,1464
Repubblica di Estonia
0,1860
Irlanda
1,5922
Repubblica ellenica
2,8167
Regno di Spagna
11,9037
Repubblica francese
20,3859
Repubblica italiana
17,9137
Repubblica di Cipro
0,1962
Granducato di Lussemburgo
0,2504
Malta
0,0731
Regno dei Paesi Bassi
5,7170
Repubblica d’Austria
2,7834
Repubblica portoghese
2,5092
Repubblica di Slovenia
0,4276
Repubblica slovacca
0,8240
Repubblica di Finlandia
1,7974
Totale
100,0
_______________
T/ESM 2012/Allegato II/it 1
ALLEGATO II
Sottoscrizioni del capitale autorizzato
Membro MES
Numero di quote
Sottoscrizione di capitale (EUR)
Regno del Belgio
243 397
24 339 700 000
Repubblica federale di Germania
1 900 248
190 024 800 000
Repubblica di Estonia
13 020
1 302 000 000
Irlanda
111 454
11 145 400 000
Repubblica ellenica
197 169
19 716 900 000
Regno di Spagna
833 259
83 325 900 000
Repubblica francese
1 427 013
142 701 300 000
Repubblica italiana
1 253 959
125 395 900 000
Repubblica di Cipro
13 734
1 373 400 000
Granducato di Lussemburgo
17 528
1 752 800 000
Malta
5 117
511 700 000
Regno dei Paesi Bassi
400 190
40 019 000 000
Repubblica d’Austria
194 838
19 483 800 000
Repubblica portoghese
175 644
17 564 400 000
Repubblica di Slovenia
29 932
2 993 200 000
Repubblica slovacca
57 680
5 768 000 000
Repubblica di Finlandia
125 818
12 581 800 000
Totale
7 000 000
700 000 000 000
____________________

16 dicembre 2012

Questa croce cosmica è considerata una forma di realizzazione dell’Albero Sacro, l’Albero della Vita, un albero ricordato in tutte le tradizioni spirituali del mond

 Un anziano maya ci parla del vero significato del 2012
 "Al sorgere del sole il 21 dicembre 2012 per la prima volta in 26.000 anni il Sole sorge congiuntamente all’intersezione della Via Lattea e il piano dell’eclittica. Questa croce cosmica è considerata una forma di realizzazione dell’Albero Sacro, l’Albero della Vita, un albero ricordato in tutte le tradizioni spirituali del mondo"
 http://pianetablunews.wordpress.com/2012/07/30/un-anziano-maya-ci-parla-del-vero-significato-del-2012/


Tutto il tam tam mediatico sul 2012, l’apocalisse profetizzata e la fine del mondo ha preso spunto dal Calendario Maya. Ma molto è stato frainteso, strumentalizzato e piegato ad altri fini. Ecco cosa dice un anziano vivente della Tradizione Maya a proposito del Calendario, di questa epoca storica, delle dinamiche sottili e profonde in corso di svolgimento. Jervè.
“Stiamo vivendo nell’era più importante dei calendari e delle profezie Maya. Tutte le profezie del mondo, tutte le tradizioni stanno convergendo. Non c’è tempo per i giochi. “
Carlos Barrios, Maya anziano e Ajq’ij è un sacerdote cerimoniale e guida spirituale del Clan dell’Aquila. Carlos ha aperto un’inchiesta sui diversi calendari Maya circolanti. Carlos, insieme al fratello Gerardo ha studiato con molti insegnanti e ha intervistato quasi 600 anziani della tradizione Maya per ampliare il loro campo di conoscenze.
Carlos ha scoperto che c’erano diverse interpretazioni contrastanti dei geroglifici Maya, petroglifi, Libri Sacri ‘Chilam Balam’ e vari testi antichi ed ha trovato alcune parole forti per coloro che possono aver contribuito alla confusione.
Carlos Barrios: “Gli antropologi visitano i templi, leggono le iscrizioni e inventano storie sui Maya, ma non leggono i segni correttamente. E ‘solo la loro immaginazione. Altre persone scrivono profezie in nome dei Maya. Dicono che il mondo finirà nel dicembre 2012. Gli anziani Maya sono arrabbiati con questo. Il mondo non finirà. Si trasformerà “.
“Non siamo più nel mondo del Quarto Sole, ma non siamo ancora nel Mondo del Quinto Sole. Questo è il tempo di mezzo, il tempo di transizione. Mentre attraversiamo la transizione vi è una colossale convergenza globale di distruzione ambientale, caos sociale, guerre e cambiamenti della Terra in corso. ”
E continua: “L’umanità continuerà, ma in modo diverso. Le strutture materiali cambieranno. Da questo avremo l’opportunità di essere più umani. Stiamo vivendo nell’era più importante dei calendari e delle profezie Maya. Tutte le profezie del mondo, tutte le tradizioni stanno ora convergendo. Non c’è tempo per i giochi. L’ideale spirituale di questa era è l’azione. ”
Carlos ci dice: “Gli indigeni hanno i calendari e sanno interpretare con precisione – e non altri. Nei calendari Maya la comprensione di tempo, stagioni e cicli ha dimostrato di essere vasta e sofisticata. I Maya comprendono 17 diversi calendari, come la Tzolk’in o Cholq’ij, alcuni dei quali tracciano con precisione il tempo in un arco di oltre dieci milioni di anni.
“Tutto era stato previsto dai cicli matematici dei calendari Maya. Cambierà, tutto cambierà. I calendari Maya visualizzano il 21 dicembre 2012  come data di una rinascita, l’inizio del Mondo del Quinto Sole. Sarà l’inizio di una nuova era derivante dal significato e dal meridiano solare che attraversa l’equatore galattico della Terra che si allinea con il centro della galassia. ”
Al sorgere del sole il 21 dicembre 2012 per la prima volta in 26.000 anni il Sole sorge congiuntamente all’intersezione della Via Lattea e il piano dell’eclittica. Questa croce cosmica è considerata una forma di realizzazione dell’Albero Sacro, l’Albero della Vita, un albero ricordato in tutte le tradizioni spirituali del mondo.

Alcuni osservatori dicono che questo allineamento con il cuore della galassia, nel 2012 aprirà un canale di energia cosmica che fluirà verso la Terra, che farà pulizia di tutto ciò che si sofferma su di essa, alzando tutto ad un livello superiore di vibrazione. Carlos ci ricorda: “Questo processo è già iniziato. Il cambiamento sta accelerando ora e continuerà ad accelerare. Se il popolo della Terra può arrivare a questa data 2012 in buona forma, senza avere distrutto troppo della Terra, salirà a un nuovo livello superiore. Ma per arrivarci, dobbiamo trasformare le forze enormemente potenti che cercano di bloccare la strada.”
La data specificata nel calendario del solstizio d’inverno nel 2012 non segna la fine del mondo. Molte persone esterne stanno scrivendo del calendario Maya sensazionalizzando questa data, ma non lo so. Quelli che sanno sono gli anziani indigeni cui è affidata la custodia della tradizione.
Carlos ci dice: “L’economia è una finzione. Il primo quinquennio tratto di transizione da agosto 1987 ad agosto 1992 è stato l’inizio della distruzione del mondo materiale. Abbiamo progredito dieci anni più profondamente nella fase di transizione ormai, e molte delle cosiddette fonti di stabilità finanziaria sono infatti vuote. Le banche sono deboli. Questo è un momento delicato per loro. Possono bloccarsi a livello globale, se non prestiamo attenzione. Ora, la gente sta prestando attenzione.”
Il poli nord e sud sono entrambi sul punto di rottura. Il livello dell’acqua oceanica è destinato ad aumentare. Ma allo stesso tempo la terra nel mare, soprattutto vicino a Cuba, è destinata ad innalzarsi. Carlos racconta una storia sulle cerimonie maya più recenti sul Capodanno in Guatemala. Ha detto che un rispettato anziano Mam, che vive solitario tutto l’anno in una grotta sui monti, ha fatto un viaggio a Chichicastenango per parlare con la gente durante la cerimonia. L’anziano ha consegnato un messaggio semplice e diretto. Ha esortato gli esseri umani a riunirsi a sostegno della vita e della luce.
“In questo momento ogni persona o gruppo sta andando per la sua strada. L’anziano delle montagne ha detto che c’è speranza se le persone della luce possono incontrarsi e unirsi in qualche modo. Viviamo in un mondo di polarità – giorno e notte, uomo e donna, positivo e negativo. Luce e oscurità hanno bisogno l’uno dell’altro. Si tratta di un equilibrio.”
“Proprio ora il lato oscuro è molto forte e molto chiaro su quello che vogliono. Hanno la loro visione e le loro priorità ben mantenuta, e anche la loro gerarchia. Stanno lavorando in molti modi così che saremo in grado di connettersi con la spirale del mondo di Quinto Sole nel 2012.”
“Sul lato della luce ognuno pensa di essere il più importante, e che le loro proprie comprensioni, o intese del loro gruppo, sono la chiave. C’è una diversità di culture e opinioni, quindi c’è concorrenza, non c’è diffusione, e nessun obiettivo unico.”
Carlos ritiene che il lato oscuro lavora per bloccare l’unità attraverso la negazione e il materialismo. Funziona anche per distruggere coloro che stanno lavorando con la luce per portare la Terra ad un livello superiore. Amano l’energia del mondo vecchio e in declino del Quarto Sole, il materialismo. Non vogliono che cambi. Non vogliono l’unità. Vogliono rimanere a questo livello, e hanno paura del livello successivo.
Il potere oscuro del mondo in declino quarta non può essere distrutto o sopraffatto. E ‘troppo forte e chiaro per questo, e questa è la strategia sbagliata. L’oscurità può solo essere trasformata quando si confronta con semplicità e apertura di cuore. Questo è ciò che conduce all’unità, un concetto chiave per il Mondo del Quinto Sole..
Carlos ha detto l’era emergente del Quinto Sole richiamerà l’attenzione ad un elemento tanto trascurato. Considerando che i quattro elementi tradizionali della Terra, Aria, Fuoco e Acqua hanno dominato varie epoche nel passato, ci sarà un quinto elemento fare i conti con il tempo del Quinto Sole – tale elemento è l’ETERE’.

Il dizionario definisce l’etere come un “ipotetica sostanza dovrebbe occupare tutto lo spazio, postulato per spiegare la propagazione delle radiazioni elettromagnetiche attraverso lo spazio.” Forse potrebbe essere definito come lo “spazio tra spazio”. Vorrei suggerire che potrebbe essere manifesta come l’allineamento di particelle cariche del nostro sistema solare (Sun), e la nostra galassia (Via Lattea). L’elemento etere rappresenta l’energia spirituale.
“L’elemento del Quinto Sole è celestiale. Nell’ambito di Ether ci può essere una congiunzione delle polarità. Non più oscurità o luce nelle persone, ma una unità sollevata. Ma in questo momento il regno delle tenebre non è interessato a questo. Sono organizzati per bloccarlo. Cercano di squilibrare la terra e il suo ambiente in modo che saremo impreparati per l’allineamento nel 2012. ”
“Dobbiamo lavorare insieme per la pace, e l’equilibrio con l’altro lato. Abbiamo bisogno di prenderci cura della Terra che ci nutre e protegge. Abbiamo bisogno di mettere tutta la nostra mente e il cuore nel perseguire l’unità e l’unità ora, ad affrontare l’altro lato e preservare la vita. ”
“Siamo turbati – non possiamo più giocare. Il nostro pianeta può essere rinnovato o devastato. Ora è il tempo di risvegliarsi e agire. Ognuno è necessario. Non sei qui senza una ragione. Chiunque è qui ora ha uno scopo importante. Questo linguaggio è duro, ma il momento è speciale. Abbiamo l’opportunità di crescita, ma dobbiamo essere pronti per questo momento nella storia “.
Carlos dice: “I cambiamenti profetizzati stanno per accadere, ma il nostro atteggiamento e le azioni determinano in che modo duro o lieve lo saranno. Abbiamo bisogno di agire, di apportare modifiche, e di eleggere le persone a rappresentarci che capiscono e che prenderanno l’azione politica di rispettare la Terra “.
“La meditazione e la pratica spirituale sono buone, ma anche l’azione. E ‘molto importante essere chiari su chi siamo, e anche sulla nostra relazione con la Terra. Svilupparsi secondo la propria tradizione e la chiamata del proprio cuore. Ricordate di rispettare le differenze, ma lottare per l’unità. Mangiate saggiamente – un sacco di cibo è corrotto sia in modo sottile che grossolano. Prestate attenzione a ciò che sta assumendo nel vostro corpo. Imparate a conservare il cibo, e per risparmiare energia. Imparare alcune tecniche di respirazione buone, in modo da avere padronanza del vostro respiro. Siate chiari. Seguite una tradizione con radici grandi. Non è importante quale tradizione, il vostro cuore vi dirà, ma deve avere grandi radici. ”
“Viviamo in un mondo di energia. Un compito importante in questo momento è quello di imparare a sentire o vedere l’energia di tutto e di tutti – persone, piante, animali. Questo diventa sempre più importante, come ci avviciniamo al Mondo del Quinto Sole, perché è associato con  l’elemento ‘etere’  il regno in cui l’energia vive e si intreccia. Andate nei luoghi sacri della Terra a pregare per la pace, e abbiate rispetto per la terra che ci dà il nostro cibo, vestiti e riparo. Abbiamo bisogno di riattivare l’energia di questi luoghi sacri. Questo è il nostro lavoro “.
“Una tecnica di preghiera semplice ma efficace è quello di accendere candele di colore bianco o candele baby-blu. Pensate un attimo in pace. Dite la vostra intenzione alla fiamma ed inviate la luce di esso al leader che hanno il potere di fare la guerra o la pace “.
Carlos ci ricorda questo è un momento di cruciale importanza per l’umanità e per la Terra. Ogni persona è importante.
Ha detto che gli anziani hanno aperto le porte in modo che altre razze può venire verso il mondo Maya per ricevere la tradizione. “I Maya hanno a lungo apprezzato e rispettato il fatto che ci sono altri colori, altre razze e altri sistemi spirituali. Sanno che il destino del mondo Maya è legato al destino del mondo intero. ”
“La più grande saggezza è nella semplicità. Amore, rispetto, tolleranza, condivisione, la gratitudine, il perdono.Non è complesso o elaborato. La vera conoscenza è libera.E ‘codificata nel vostro DNA. Tutto ciò che serve è dentro di voi. Grrandi Maestri hanno detto che fin dall’inizio. Trova il tuo cuore e troverai la tua strada “.

10 dicembre 2012

2012, allarme Nasa "Black out sulla Terra"

 http://ipsc.jrc.ec.europa.eu/fileadmin/repository/sta/docs/SWAD_OUTCOME_EUR.pdf

http://paolofranceschetti.blogspot.it/2012/09/ancora-sul-blackout-prossimo-venturo.html

http://www.youtube.com/watch?v=JwfCRAtkYEI&feature=player_embedded

http://www.repubblica.it/tecnologia/2009/05/10/news/2012_allarme_nasa_black_out_sulla_terra-1823508/ 

2012, allarme Nasa
"Black out sulla Terra"

Lo scenario apocalittico dell'agenzia spaziale Usa: una tempesta solare spegnerà i circuiti elettrici e bloccherà satelliti e telefonini
di ALESSIO BALBI

Milioni di persone senza elettricità nel 2012, cibo e medicine che vanno a male nei frigo spenti, telefoni e satelliti fuori uso. Uno scenario da "day after" che potrebbe essere derubricato alla voce "catastrofismo", se non fosse che l'allarme viene dalla Nasa e dalla National Academy of Sciences. E nella parte del cattivo che mette a repentaglio la civiltà, una volta tanto, non ci sono le attività umane, l'inquinamento o il riscaldamento globale. Il nemico a sorpresa è il Sole, artefice della vita sulla Terra, che con un colpo di tosse potrebbe mettere ko le infrastrutture sulle quali l'Occidente prospera.

Da dicembre, l'attività del Sole sta lentamente aumentando. La nostra stella varia il suo campo magnetico ogni 11 anni e a un certo punto si raggiunge un picco di fenomeni (eruzioni solari e getti di massa coronale) dai quali si sprigionano grandi quantità di energia e di radiazioni. Tali getti possono raggiungere la Terra dando luogo a tempeste geomagnetiche. L'atmosfera ci protegge, gli effetti diretti delle tempeste solari sulla salute sono trascurabili, ma il loro impatto sulle strutture socio-economiche potrebbe essere disastroso.
Gli astronomi osservano questi fenomeni dal 1859 quando una tempesta geomagnetica di proporzioni straordinarie, oltre a rendere possibile l'osservazione di aurore come quelle polari in Italia e a Cuba, fece incendiare alcuni cavi del telegrafo in Europa e negli Stati Uniti. A maggio del 1921, un'altra tempesta provocò una serie di cortocircuiti, mettendo fuori uso le linee elettriche e quelle telefoniche sulle due sponde dell'Atlantico. Ma cosa accadrebbe se eventi del genere si verificassero oggi che un'intera civiltà è stata fondata sull'elettricità e le telecomunicazioni?

La risposta degli esperti è tutt'altro che confortante: "L'energia elettrica è la chiave di volta tecnologica della società moderna, dalla quale dipendono tutte le altre infrastrutture e gli altri servizi", si legge in un rapporto di 132 pagine commissionato dalla Nasa alla National Academy of Sciences. "Se la tempesta del 1859 avvenisse oggi, assisteremmo a un'enorme devastazione sociale ed economica". Nel 1989, sei milioni di persone in Quebec sono rimaste senza energia per nove ore a causa di una tempesta geomagnetica dieci volte meno potente di quella del 1921. Secondo John Kappenmann, coautore del rapporto, se un evento come quello del '21 si ripetesse, le persone senza elettricità sarebbero stavolta 130 milioni.

Una riedizione della tempesta del 1859, che fu ancor più potente, farebbe danni per duemila miliardi di dollari. Ciò che spaventa particolarmente nelle tempeste geomagnetiche è la loro imprevedibilità. Si sa che questo ciclo solare raggiungerà il prossimo picco tra il 2012 e il 2013, ma nella comunità scientifica non c'è accordo su quanto sarà intensa l'attivita della nostra stella in quel periodo. Spiega lo scienziato Doug Biesecker, della Noaa: "Basta un solo evento per creare enormi problemi: la grande tempesta del 1859 avvenne durante un ciclo particolarmente mite".
Proprio come quello che sta per iniziare.
(10 maggio 2009)