28 agosto 2013

FILMATO NON PER I DEBOLI DI CUORE.......

 TENETEVI     FORTE HORROR TV 

FILMATO 

NON PER I DEBOLI DI CUORE.......

"http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Y5W3P58h7oA#t=146 


Syria - is the truth that the media try to hide instead.

"http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Y5W3P58h7oA#t=146  

VIOLARE FACEBOOK E VIETATO VENDERE LIBRI :(

https://www.google.it/search?q=violare+facebook&ie=utf-8&oe=utf-8&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a&gws_rd=cr#fp=3797b911f2ca4127&q=violare+facebook&rls=org.mozilla:it:official&safe=off&tbs=qdr:y

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 http://bastacasta.altervista.org/p3314/#

“RETATA” CON 9 VIGILI PER MULTARE PENSIONATO CHE VENDE LIBRI USATI IN STRADA PER “ARRIVARE A FINE MESE”- ACCADE A BRESCIA


Brescia: Gianfranco e suoi libri cacciati da corso Palestro
Gianfranco 1

Blitz in stile retata per gli agenti della Polizia Locale: sono arrivati in nove per allontanare Gianfranco, il pensionato di Roncadelle che da tempo si siede in Corso Palestro e vende i suoi vecchi libri. Per arrivare alla fine del mese ma anche per non essere più solo

Gianfranco 4 Sono arrivati addirittura in nove, manco fosse una retata in grande stile, per allontanare il pensionato Gianfranco da Corso Palestro, dove in un angolino (senza disturbare nessuno) stava seduto con la sua pila di libri da vendere in cambio di una libera offerta.

Nove agenti della Polizia Locale che ieri mattina hanno multato di circa 160 euro il pensionato libraio, sulla strada un po’ per scelta ma soprattutto perché, in un mondo dove tutto è merce, senza soldi non si campa a lungo.
Le accuse semplici e incontestabili, stando al verbale stilato dagli uomini in divisa, “qui manca il permesso per l’occupazione di suolo pubblico”, e ancora “non risulta emissione di fattura o scontrino per la vendita dei volumi”.Gianfranco 3
Il concetto di offerta libera non va molto a genio al fisco italiano: peccato che alle ‘botteghe’ autorizzate di tutto punto sia (quasi) sempre concesso non fatturare dal 30 al 50% degli incassi quotidiani (i benedetti scontrini mancanti, dati ISTAT sulla Provincia), mentre il povero Gianfranco praticamente ha dovuto sborsare tutto quello che ha incassato.
Due pesi e due misure, sembra constatare amaro Gianfranco che, ricorda, aveva avuto il nulla osta nientepopodimeno che dal sindaco Emilio Del Bono.
 “Della multa non mi interessa – ha spiegato allora il pensionato libraio – Ho intenzione di tornare a Brescia ogni giorno, con i miei libri. Non tanto per venderli, ma per incontrare gente, e parlare con qualcuno”.
E infatti c’è chi lo scriveva e lo recitava, “non c’è niente di peggio che sentirsi soli, pur avendo un sacco di persone attorno”.


22 agosto 2013

LE E-MAIL DIVENTERANNO INVISIBILI........

http://punto-informatico.it/3875477/PI/News/datagate-ancora-vittime-sul-campo.aspx

Datagate, ancora vittime sul campo

In epoca di Datagate l'email non è più un mezzo di comunicazione affidabile e Groklaw, noto sito di news legali, getta la spugna per evitare rischi e tutelare gli utenti. Nel mentre le autorità danno dimostrazione del loro lato più brutale
Datagate, ancora vittime sul campoRoma - Il fondatore di Lavabit ha preferito chiudere bottega piuttosto che sottostare alle ferree leggi non scritte del tecnocontrollo e della sorveglianza globale emerse in seguito alle rivelazioni di Edward Snowden, e ora anche Pamela Jones decide di fare lo stesso annunciando la chiusura definitiva del sito specializzato in informazione a tema legale Groklaw.net.

Ben noto per aver seguito da vicino la battaglia legale tra SCO e Linux e la più ampia questione dei brevetti di interesse della community FOSS, Groklaw era stato inizialmente dichiarato defunto dalla fondatrice - la suddetta Pamela Jones - una prima volta nel 2011 per poi tornare a occuparsi di leggi e cause legali per almeno un altro paio d'anni.

Questa volta, a quanto pare, la decisione di concludere il lavoro di informazione e approfondimento è definitiva: Ladar Levison ha chiuso Lavabit perché l'uso della posta elettronica è largamente soggetto all'abuso di soggetti più o meno legittime, spiega Jones, e un sito come Groklaw non può semplicemente esistere senza l'uso essenziale delle email come mezzo di comunicazione rispettoso della privacy delle fonti.
Jones afferma di essere pervenuta a una decisione "difficile" ma necessaria, perché a suo dire non esiste alcun modo per difendere i collaboratori di Groklaw da una "esposizione forzata" a dir poco indesiderata e pericolosa per i soggetti coinvolti.

Dopo lo sbigottimento iniziale scatenato dallo scandalo Datagate e dai documenti segreti diffusi da Snowden, le autorità passano ora al contrattacco in maniera sempre più incisiva: negli USA i federali avvertono il legale di Levison sulla possibilità che il suo cliente possa essere incriminato per la sua decisione di chiudere Lavabit invece di collaborare con il governo, mentre il Guardian riceve la visita poco cortese gli agenti del GCHQ che dichiarano (letteralmente) "la festa è finita" e forzano la distruzione degli hard disk dei reporter che più di tutti hanno contribuito alla diffusione delle informazioni su Snowden e la sorveglianza globale messa in atto dalla NSA e agenzie sodali.

L'intelligence britannica ha sfidato il senso del ridicolo sfasciando gli hard drive mentre era apparentemente poco interessata al fatto che la documentazione fornita da Snowden fosse disseminata in tutto il mondo, ed è pacifico ipotizzare che il governo si dimostrerà altrettanto refrattario alla pressante richiesta di chiarimenti in merito all'episodio della detenzione forzata del partner di Glenn Greenwald - uno dei giornalisti più attivi sul fronte Datagate - presso l'aeroporto di Heathrow.

Alfonso Maruccia

4 agosto 2013

in cina una parigi fantasma

http://www.francetvinfo.fr/monde/asie/en-chine-paris-est-une-ville-fantome_383936.html 

 En Chine, Paris est une ville fantôme

Construite en 2007 à l'image de la capitale française, Tianducheng peine à attirer des habitants.

 

Le quartier de Tianducheng, le 1er août 2013.
Le quartier de Tianducheng, le 1er août 2013. (ALY SONG / REUTERS)





La Tour Eiffel, des immeubles haussmanniens, des parcs et des cafés... A première vue, Tianducheng, un quartier de la banlieue de Hangzhou (Chine) construit en 2007, est une parfaite copie de Paris. Sauf que contrairement à la capitale française, ses rues sont vides.
Une femme se promène, le 1er août 2013 à Tianducheng (Chine).
Une femme se promène, le 1er août 2013 à Tianducheng (Chine). (ALY SONG / REUTERS)
En six ans, relève le site quartz.com (en anglais), le quartier résidentiel n'a attiré que 2 000 des 10 000 habitants attendus. Son promoteur, Zhejiang Guangsha Co. Ltd, a eu les yeux plus gros que le ventre.
L'un des rares habitants du quartier, le 1er août 2013 à Tianducheng (Chine).
L'un des rares habitants du quartier, le 1er août 2013 à Tianducheng (Chine). (ALY SONG / REUTERS)
Selon les médias locaux, Tianducheng a rejoint la longue liste des villes fantômes chinoises. Ces villes désertes sorties de terre en quelques mois symbolisent le gaspillage et l'endettement des gouvernements locaux dans le pays. La plus célèbre, Ordos, en Mongolie Intérieure, est devenue un paradis pour skater en manque d'espace.
Une paysanne cultive son champ , le 1er août 2013 à Tianducheng (Chine).
Une paysanne cultive son champ , le 1er août 2013 à Tianducheng (Chine). (ALY SONG / REUTERS)