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Sunday, August 12, 2012
I deliri di Passera
Caro signor Passera,
stavo per an dare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per
l'Italia petrolizzata. Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato
di pensare, ai suoi progetti stile anni '60 per aggiustare l'Italia,
alla sua visione piccola piccola per il futuro. Invece qui sono pianti
amari, perche' non si tratta di un gioco o di un esperimento o di una
scommessa. Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una
nazione, o dovrei dire del suo regresso. Lei non e' stato eletto da
nessuno e non puo' pensare di "risanare" l'Italia trivellando il bel
paese in lungo ed in largo. Lei parla di questo paese come se qui non ci
vivesse nessuno: metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud
dell'Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di
idrocarburi. E la gente dove deve andare a vivere di grazia?Ci dica.
Dove e cosa vuole bucare?Ci dica. I campi di riso di Carpignano Sesia? I
sassi di Matera? I vigneti del Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve
marine di Pantelleria? I frutteti di Arborea? La laguna di Venezia? Il
parco del delta del Po? Gli ospedali? I parchi? La Majella? Le zone
terremotate dell'Emilia? Il lago di Bomba? La riviera del Salento?
Otranto? Le Tremiti?
Ci dica.
Oppure dobbiamo aspettare un terremoto come in Emilia, o l'esplosione
di tumori come all'Ilva per non farle fare certe cose, tentando la
sorte e dopo che decine e decine di persone sono morte?
Vorrei tanto sapere dove vive lei.
Vorrei tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto
che fosse lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera,
vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei
tanto che fosse sua moglie ad avere partorito bambini deformi, vorrei
tanto che fosse lei a dover emigrare perche' la sua regione - quella che
ci dara' questo 20% della produzione nazionale - e' la piu' povera
d'Italia.
Ma io lo so che dove vive lei tutto questo non c'e'. Dove vive lei ci
sono giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissa', amici
banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere.
Lo so che e' facile far cassa sull'ambiente. I delfini e i
fenicotteri non votano. Il cancro verra' domani, non oggi. I petrolieri
sbavano per bucare, hanno soldi e l'Italia e' corrotta. E' facile, lo
so.
Ma qui non parliamo di soldi, tasse e dei tartassamenti iniqui di
questo governo, parliamo della vita della gente. Non e' etico, non e'
morale pensare di sistemare le cose avvelenando acqua, aria e pace
mentale della gente, dopo averli lasciati in mutande perche' non si
aveva il coraggio di attaccare il vero marciume dell'Italia.
E no, non e' possibile trivellare in rispetto dell'ambiente. Non e' successo mai. Da nessuna parte del mondo. Mai.
Ma non vede cosa succede a Taranto?
Che dopo 50 anni di industrializzazione selvaggia - all'italiana,
senza protezione ambientale, senza controlli, senza multe, senza amore,
senza l'idea di lasciare qualcosa di buono alla comunita' - la gente
muore, i tumori sono alle stelle, la gente
tira fuori piombo nelle
urine?
E adesso noialtri dobbiamo pure pagare il ripristino ambientale?
E lei pensa che questo e' il futuro?
Dalla mia adorata California vorrei ridere, invece mi si aggrovigliano le budella.
Qui il limite trivelle e' di 160 km da riva, come ripetuto ad
infinitum caro "giornalista" Luca Iezzi. Ed e' dal 1969 che non ce le
mettiamo piu' le trivelle in mare perche' non e' questo il futuro. Qui
il futuro si chiama high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google,
Facebook, Intel, Tesla, e una miriade di startup che tappezzano tutta la
California.
Il futuro si chiama uno stato di 37 milioni di persone che produce il
20% della sua energia da fonti rinnovabili adesso, ogni giorno, e che
gli incentivi non li taglia a beneficio delle lobby dei petrolieri.
Il futuro si chiamano programmi universitari per formare chi
lavorera' nell'industria verde, si chiamano 220,000 posti di lavoro
verde, si chiama programmi per rendere facile l'uso degli incentivi.
Ma non hanno figli questi? E Clini, che razza di ministro dell'ambiente e'?
E gli italiani cosa faranno?
Non lo so.
So solo che occorre protestare, senza fine, ed esigere, esigere, ma
esigere veramente e non su facebook che chiunque seguira' questo
scandaloso personaggio e tutta la cricca che pensa che l'Italia sia una
landa desolata si renda conto che queste sono le nostre vite e che le
nostre vite sono sacre.
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Maria Rita D'Orsogna, ricercatrice italiana emigrata in California, ha
scritto a Passera la lettera che tutti avremmo voluto scrivergli.
Diciamole grazie e prendiamoci cinque minuti per leggerla, mezz'ora per
meditarla e due mesi di lotta infuocata al rientro per cacciare questa
gentaglia a calci in culo e ripristinare la legalità europea violata!!!